Il progetto 4E (Early, Equal, Engaged, Empathetic) PARENT mira a promuovere la paternità partecipata e impegnata, e una ridefinizione della mascolinità come mezzo di prevenzione primaria contro la violenza di genere sulle donne.
Promuovere una paternità rinnovata
4E-Parent è un progetto iniziato a gennaio 2023 e finanziato dal Justice Programme della Commissione Europea, con l’obiettivo di promuovere una paternità rinnovata. Le quattro “E” riepilogano i presupposti del progetto:
- Early, per la partecipazione dei padri fin dalla nascita;
- Equal, per indicare un approccio paritario;
- Engaged, per richiamare una partecipazione attiva;
- Empathetic, per evidenziare la valenza empatica, accudente e responsiva.
Secondo la letteratura scientifica, infatti, il coinvolgimento pratico ed empatico del padre nella genitorialità, sin dalle prime fasi, influenza positivamente lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo dei bambini e delle bambine fin dalla nascita, permette di creare un forte legame affettivo tra padri e figli/e, migliora la salute psico-fisica della prole e della madre e contribuisce alla parità fra uomini e donne, aiutando, così, anche a contrastare la violenza domestica. Inoltre, avere accanto un compagno più informato, consapevole e partecipe è un grande beneficio per le donne: per condividere responsabilità e lavoro di cura e domestico; per conciliare lavoro, famiglia e tempo libero con minore stress; per relazioni familiari più equilibrate e più ricche.
4E-PARENT raccoglie il testimone del precedente progetto europeo, PARENT, concluso nel 2021, che vedeva coinvolti partner di Italia, Portogallo, Austria e Lituania. La forza del progetto originale era nel suo approccio multidimensionale, allineato con la campagna globale sulla paternità MenCare per promuovere l’impegno e la responsabilità dei padri come approccio necessario a diversi aspetti contingenti: lo sviluppo equilibrato del bambino; la salute e il benessere dell’uomo, della donna, della coppia e dei figli; la parità di genere e la condivisione delle cure; la prevenzione della violenza di genere.
4E-PARENT prosegue nell’adozione di questo approccio che si è rivelato un potente strumento per costruire alleanze e sinergie attorno a un obiettivo comune tra diversi settori, istituzioni, professioni e gruppi di attivisti e organizzazioni della società civile.
La nuova edizione del progetto ha una declinazione tutta italiana, a ragion del fatto che per contribuire a modificare atteggiamenti, abitudini, stereotipi e sistemi sociali, occorre che l’intervento sia ben calibrato sulla realtà nazionale e sul suo sistema simbolico e valoriale culturale.
I padri protagonisti della trasformazione delle mascolinità
Il progetto individua come beneficiari finali i padri/genitori futuri e padri/genitori di bambini di età compresa fra 0-6 anni, con un focus specifico sui primi mille giorni, periodo critico in cui coinvolgere i padri in una genitorialità paritaria, condivisa, proattiva ed empatica. Poiché lo scopo ultimo del progetto è la prevenzione della violenza di genere, per lo più messa in atto dal genere maschile, e poiché gli uomini sono a loro volta vittime di stereotipi di genere che devono essere decostruiti e ridefiniti, l’attenzione è rivolta specificamente ai padri come protagonisti della trasformazione delle mascolinità. Per il raggiungimento della parità di genere, infatti, è fondamentale che le narrative della genitorialità vengano ridefinite in un senso paritetico e condiviso, per costruire generazioni su modelli rappresentativi diversi.
La strada tracciata per la co-genitorialità
In questo contesto, gli obiettivi specifici del progetto sono:
- costruire la capacità dei professionisti di coinvolgere i padri
- creare un quadro politico e di lavoro favorevole per un ambiente non violento, paritario, tempestivo e proattivo
- contribuire alla sensibilizzazione, modificando le norme culturali e gli stereotipi che rafforzano le disuguaglianze nell’assistenza e nella cura familiare e il rischio di violenza di genere
- promuovere il cambiamento delle politiche e lo scambio di conoscenze sia a livello europeo che sul piano nazionale
Tra gli interventi previsti vi è un’importante offerta formativa rivolta al personale sanitario e educativo, un’attività di advocacy (in Italia e a livello europeo) per favorire il coinvolgimento del padre e la condivisione delle cure cambiando le politiche sia nel settore pubblico che del welfare aziendale, e un importante lavoro di comunicazione sugli stereotipi di genere per contribuire al cambiamento culturale e alla condivisione delle conoscenze.
I partner coinvolti
Il progetto vede l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) come coordinatore e la partecipazione di diversi partner, oltre Deep Blue:
- il Centro per la salute del bambino (CSB)
- l’associazione Cerchio degli Uomini
- l’agenzia di editoria scientifica Zadig
- la Rete degli uomini Maschile Plurale
- la rete internazionale per lo sviluppo delle bambine e dei bambini International Step by Step Association (ISSA)
4E-Parent è supportato anche dal Comitato Italiano per l’UNICEF, dall’Associazione culturale pediatri (ACP) e dall’Istituto Ricerca Intervento Salute (IRIS).
Un Consorzio che abbraccia con esperienza e dedizione le competenze necessarie per radicare un lavoro di potenziale impatto significativo nel contrasto alla violenza di genere.
Il contributo di Deep Blue nel progetto
Deep Blue parteciperà attivamente alla gestione del progetto supportando sia l’ISS nel coordinamento sia i gruppi di lavoro nella produzione dei risultati del progetto.
Il nostro team metterà a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze nel campo della psicologia e sociologia per sviluppare e valutare l’impatto di corsi di formazione rivolti al personale sanitario e sociale.
“L’esperienza maturata nelle attività di consulenza ai professionisti della medicina pediatrica ci ha insegnato che l’analisi dei rischi connessi agli stereotipi di genere, la comunicazione non-violenta e la prevenzione dei comportamenti pericolosi sono temi che dobbiamo inserire fra gli argomenti prioritari all’interno delle attività di formazione al personale sanitario” racconta Paola Tomasello, Psicoterapeuta e Lead Consultant di Deep Blue.
“Con 4E Parent abbiamo la possibilità di proseguire le nostre attività di supporto alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione della salute e della sicurezza di bambini, adulti e adolescenti, in linea con l’Obiettivo 5 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
Inoltre, supporteremo l’orientamento delle azioni di Advocacy e di Comunicazione e Disseminazione del progetto attraverso la Social Network Analysis che ci permetterà di ricostruire, dedurre e analizzare la narrativa – rappresentativa ed autorappresentativa – presente attorno alla figura del padre, sia in Italia che in Europa, e di comprendere meglio quali rischi veicola e come poter intervenire nella sua decostruzione positiva e ridefinizione in chiave paritetica. I social media, infatti, rappresentano uno specchio immediato delle narrative e autorappresentazioni dei generi, costruite attorno ad aspettative e convenzioni sociali.
“La narrazione dei generi ha il potere di consolidare continuamente stereotipi che legano in modo importante le aspettative stesse a certi tipi di ruoli e di atteggiamenti. È attraverso di essi che noi interpretiamo il mondo e costruiamo noi stessi. Lavorare sulla parità di genere deve partire dal ridefinire i nostri modelli di riferimento primari: ovvero la mamma e il papà. Infatti, ciò che impariamo da bambin* sui ruoli sociali è filtrato dai loro comportamenti che ci fanno da esempio. È proprio questa la chiave per un cambiamento intergenerazionale sulle aspettative di genere, intervenire sui modelli, ovvero sul modo di essere (co)genitori. I social in questo sono un motore di cambiamento che stiamo osservando e che osserveremo in 4E-Parent” afferma Mara Marzella, consulente in Deep Blue e Social Media Analyst nel progetto.
I primi risultati saranno disponibili a partire da Luglio 2023 e resi fruibili sui nostri canali ufficiali.