Operazioni con i droni, perché affidarle a società terze? Ecco come portarle nella propria azienda

Operazioni con i droni, perché affidarle a società terze? Ecco come portarle nella propria azienda

Sempre più aziende usano i droni per aumentare la propria produttività, anche grazie all’approvazione del nuovo regolamento EASA che semplifica le regole per volare. Ma sono ancora troppe quelle che per farlo si rivolgono a società esterne.
Oggi puoi aggiornare la tua organizzazione e incorporare questa attività: ecco come fare.

 

Aumentano le aziende attive nel settore dei droni. Negli ultimi anni il mercato ha visto un veloce sviluppo, con piattaforme specifiche per operazioni di volo sempre più diversificate. In espansione l’intero sistema: dalle società produttrici a quelle che usano i droni professionalmente; dai produttori di software alle società di servizi legati ai velivoli SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto).

Alcune tra le più importanti società che operano in Italia stanno finanziando importanti progetti incentrati sull’uso dei droni. Una di queste è ANAS con il programma Smart Road, che tramite la Digital Transformation punta a costruire un insieme di infrastrutture tecnologiche per la sostenibilità e il miglioramento della sicurezza e della fruibilità delle strade. Tra le novità previste da ANAS ci sono i flying poles, pali fissati lungo la rete autostradale, dotati di sensori e connessione a internet. Sopra di essi saranno posizionati droni pronti a volare per operazioni di monitoraggio, ispezione o pubblica sicurezza.

Ci sono poi due società di telefonia, Vodafone e Huawei, con programmi di videosorveglianza aerea basati sull’uso combinato dei droni e sulle nuove reti 5G. Queste ultime offrono una maggiore potenza di banda, consentendo di superare gli attuali limiti tecnologici di questi sistemi. E c’è infine TERNA, il gestore della rete elettrica italiana, che utilizza i droni per monitorare in sicurezza la rete ad alta tensione.

 

Droni, le nuove opportunità di business per le aziende

Per le società che vogliono espandere il proprio business, quello dei droni è un mercato interessante perché offre molteplici possibilità per aumentare il valore della propria impresa.
Ne è un esempio il settore edilizio, da sempre tra i meno innovativi, ma che proprio grazie ai droni oggi offre aumentati margini di profitto. Che vantaggi portano i droni nell’ambito edile? Nei lavori di ispezione, rendono superflue impalcature, gru e scalatori e consentono di ridurre il personale sul posto. Inoltre, con i droni, questi lavori diventano più semplici, veloci, economici e sicuri.

Un altro aspetto interessante è che questa tecnologia permette di raccogliere una varietà di dati. Oltre ad acquisire immagini e video, i droni consentono di rilevare anche parametri strutturali tramite installazione di tecnologie specifiche. Diventa così possibile effettuare analisi laser delle strutture portanti, rilevare i gradienti termici o generare mappe 2D e 3D dall’alto.

 

EASA vara il nuovo regolamento unico europeo

Nonostante la crescita già avvenuta negli anni scorsi, il mercato dei droni ha ancora enormi potenzialità di sviluppo inespresse. Queste sono principalmente dovute a due ordini di fattori: normativi e tecnologici.

Per permettere l’ulteriore espansione del business dei droni, il quadro normativo dovrà tenere conto di tutto ciò che è già consentito dalla tecnologia, ma non dalle leggi. Su questo aspetto l’Unione Europea sta compiendo importanti passi in avanti con il nuovo regolamento unico europeo sui droni, che sostituirà progressivamente quelli nazionali. Le nuove regole semplificano le procedure per chi vuole operare coi droni: le aziende potranno ottenere i permessi di volo con meno tempo e risorse. La nuova normativa, inoltre, consentirà anche i voli BVLOS (voli non a vista), proprio quelli più importanti per le aziende, necessari nella maggior parte delle operazioni ad ampio raggio. Finora i voli BVLOS erano previsti solo a fini sperimentali e con il diretto coinvolgimento di ENAC ed ENAV, impedendone di fatto l’uso commerciale.

Altre notevoli opportunità verranno dalla fusione della tecnologia drone con altre tecnologie in via di sviluppo nell’era della quarta rivoluzione industriale. Basti pensare alle potenzialità dell’Internet of Things (IoT), un sistema di sensori e dispositivi distribuiti e interconnessi. Immersi in un dialogo costante, questi mezzi potranno fornire ai droni in tempo reale dati utili per navigare e svolgere operazioni. Da considerare anche l’automazione e l’intelligenza artificiale che permetteranno a questi sistemi di essere sempre più autonomi, come accaduto con i robot, e soprattutto di poter imparare, allargando ulteriormente i loro orizzonti applicativi.

Insomma, tutto fa pensare che siamo solo all’inizio di una rivoluzione con potenzialità ancora tutte da esprimere. L’attuazione del nuovo regolamento EASA darà sicuramente impulso al mercato dei droni per uso professionale, con notevoli benefici per le aziende che sapranno coglierne le opportunità.

 

Operazioni con droni, basta rivolgersi a società esterne. Ecco come ampliare il proprio business

Un altro vantaggio economico, sia per le aziende che già operano coi droni sia per quelle che intendono cominciare a farlo, è la possibilità di gestire internamente queste operazioni. Per l’utilizzo dei droni, infatti, la maggior parte delle aziende si rivolge a società esterne, esperte in tali servizi. Inizialmente questo era inevitabile, perché quello dei droni era un settore nuovo, altamente specializzato e difficile da padroneggiare. Ma adesso le cose potrebbero cambiare.

Per le grandi aziende che includono nel proprio business plan le operazioni con i droni, l’opportunità maggiore oggi potrebbe essere portare al proprio interno questa attività. Sviluppare quindi una struttura e una organizzazione interna per gestire i droni risparmiando risorse, anche economiche, e aumentando l’efficienza.
In fondo fino ad oggi è sempre stato così: i gestori delle reti elettriche, telefoniche o stradali svolgevano autonomamente le operazioni di ispezione e manutenzione, senza appoggiarsi a società esterne. Bisogna immaginare il drone come uno strumento ulteriore da aggiungere a quelli che si hanno già a disposizione, valorizzando le competenze già presenti in azienda (come gli esperti in riparazioni e manutenzione delle infrastrutture) e ricorrendo, se necessario, all’aggiornamento professionale o all’affiancamento di nuovo personale esperto nelle operazioni di volo.

Numerose società offrono servizi di assistenza alle aziende per l’architettura e lo sviluppo delle operazioni con droni. EuroUSC Italia, con la sua notevole esperienza nel settore dell’aviazione e dei droni, è tra queste.

 

Per le aziende che già usano i droni internamente, EuroUSC Italia può fornire assistenza nello scalare il proprio modello di utilizzo, e in particolare:

  • analizzare nuove opportunità di business attraverso le operazioni con droni;
  • effettuare studi di fattibilità regolamentare per operazioni in tutto il mondo;
  • identificare soluzioni tecnologiche innovative ad alto valore aggiunto;
  • offrire aggiornamento professionale sui nuovi regolamenti e le procedure da mettere in atto per le operazioni in BVLOS in tutto il mondo.

 

Per le aziende che vogliano internalizzare l’utilizzo dei droni, EuroUSC può supportare tutte le fasi di questo processo, con:

  • analisi costi/benefici e studio di fattibilità;
  • assistenza nella definizione della struttura organizzativa e nella costituzione del nuovo dipartimento/divisione, con definizione di ruoli e responsabilità;
  • analisi e piano di formazione del personale interno, per conservare le competenze presenti in un’azienda ed ampliarle con nuove e specifiche;
  • analisi del rischio delle operazioni;
  • supporto dal punto di vista regolamentare e per il rispetto della normativa GDPR;
  • sviluppo manualistica interna e pratiche autorizzative.

 

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