Mobilità 3.0: ecologica, connessa, automatizzata

Mobilità 3.0: ecologica, connessa, automatizzata

L’Europa lancia una terza serie di azioni per modernizzare il sistema europeo dei trasporti.

Sicura, ecologica, connessa ed automatizzata: è la mobilità che la Commissione Europea disegna per l’immediato futuro con il terzo e ultimo pacchetto di misure per “L’Europa in movimento”, dopo i precedenti di maggio e novembre 2017. Gli obiettivi? Il dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030 e il loro azzeramento entro il 2050; una riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti del 15% entro il 2025 e del 30% entro il 2030; veicoli più sicuri grazie alla connettività e a nuovi sistemi di assistenza alla guida.

Questo terzo pacchetto mobilità introduce i risultati annunciati dal Presidente Jean-Claude Juncker nella nuova strategia di politica industriale del settembre 2017 e completa il processo iniziato con la strategia per una mobilità a basse emissioni del 2016.

“Nel corso dell’anno passato la Commissione ha presentato iniziative volte ad affrontare le sfide di oggi e a spianare la strada alla mobilità di domani” ha dichiarato Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti. “Le misure odierne rappresentano un ultimo e importante passo in avanti per consentire ai cittadini europei di beneficiare di trasporti sicuri, puliti e intelligenti.”

Gli obiettivi della Commissione sono ambiziosi e per raggiungerli è stata messa a punto una strategia che ruota intorno a una serie di azioni.

 

La sicurezza non è mai troppa

L’obiettivo è chiaro: “zero vittime entro il 2050”. La strada è quella giusta, se pensiamo che il numero di vittime di incidenti stradali è più che dimezzato dal 2001 ed è diminuito del 20% dal 2010 ad oggi. Ma il percorso è ancora lungo, se guardiamo alle 25.300 persone che hanno perso la vita sulle strade dell’Unione Europea nel 2017 e alle 135.000 che sono rimaste gravemente ferite. Per questo la Commissione Europea propone nuovi ed avanzati sistemi di sicurezza, come ad esempio dispositivi di frenata d’emergenza migliorati rispetto a quelli attuali, sistemi di avviso di deviazione dalla corsia di marcia per gli autoveicoli o sistemi di rilevamento dei pedoni e dei ciclisti per i veicoli pesanti.

Un’altra importante iniziativa riguarda l’individuazione dei tratti stradali più pericolosi, dove indirizzare gli investimenti per la messa in sicurezza.

Con queste misure la Commissione prevede di salvare fino a 10.500 vite ed evitare 60.000 feriti gravi nel periodo 2020–2030, contribuendo alla realizzazione dell’”obiettivo zero vittime” nei termini previsti.

 

Mobilità a basse emissioni

Importanti passi in avanti si prospettano riguardo le norme sulle emissioni di CO2. Per la prima volta le nuove regole riguardano i veicoli pesanti, che dal 2025 dovranno emettere il 15% in meno di CO2, per arrivare al 30% in meno entro il 2029.

I nuovi camion dovranno essere quindi più aerodinamici di quelli attuali, e l’architettura delle gomme più efficiente. Questo non solo ridurrà le emissioni ma anche il consumo di carburante, portando un vantaggio economico alle aziende del settore dei trasporti, con un risparmio medio stimato in 25.000€ in cinque anni.

Infine, anche nel rispetto dell’accordo di Parigi sul clima, la Commissione presenta un piano d’azione globale per le batterie, che contribuirà a creare un “ecosistema” competitivo e sostenibile per le batterie in Europa.

 

Più connessi e automatizzati

Da un lato, veicoli sempre più dotati di sistemi di assistenza alla guida; dall’altro, veicoli connessi tra loro e con le infrastrutture circostanti. Sono queste le due direttrici per una maggiore sicurezza sulle strade, ma anche per rendere l’Europa leader mondiale per i sistemi di mobilità connessa e automatizzata.

La strategia mira a un maggiore livello di cooperazione tra tutti gli utenti della strada. La mobilità sarà più sicura, più pulita e più economica, ma anche più accessibile per gli anziani e le persone con mobilità ridotta.

E per ridurre la burocrazia nel trasporto di merci e facilitare i flussi di informazioni, la Commissione pensa ad un ambiente interamente digitale.

2018 Anno della Multimodalità

Per integrare differenti tipologie di trasporto all’interno di uno scenario sicuro, pulito, connesso ed automatizzato, c’è bisogno di politiche trasversali, in grado di intervenire su tutta la mobilità in generale.

Per questo la Commissione Europea già da diversi anni promuove e finanzia progetti sulla multimodalità dei trasporti (l’utilizzo di differenti mezzi di trasporto in uno stesso tragitto), fino ad eleggere il 2018 Anno della Multimodalità.

Alcuni progetti in corso e nei quali come Deep Blue siamo impegnati riguardano proprio la multimodalità. È questo il caso di Mobility4EU, che ha l’obiettivo di scrivere un piano strategico per il futuro della mobilità accessibile e sostenibile; e che abbia al centro le reali esigenze delle diverse categorie di utenti, per viaggiare comodi, sicuri e senza interruzioni (qui la mappa ingrandita).

Il progetto CAMERA, invece, ha l’obiettivo di valutare e assistere il settore del trasporto aereo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del programma europeo Flightpath 2050, tra cui quello di garantire che il 90% dei passeggeri impieghi al massimo 4 ore per il viaggio, door-to-door. Si tratta di un obiettivo che non può essere affrontato dal solo segmento aereo ma che necessita di una prospettiva multimodale, che consideri l’esperienza del viaggiatore nel suo complesso.

OPTICS2 è complementare a CAMERA e si concentra sugli obiettivi europei di lungo termine per la safety e la security. L’ultimo report del 2017 fotografa lo stato di avanzamento della ricerca su temi quali il fattore umano, la resilienza a fenomeni meteo, e l’integrazione di droni nello spazio aereo.

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